Agevolazioni fiscali 2016: recupera il 50% del costo del tuo impianto e godi dell'IVA agevolata al 10%

LE DETRAZIONI FISCALI E LA DETRAZIONE PER IMPIANTO DI ALLARME PER LA CASA SONO STATE PROROGATE ANCHE PER TUTTO IL 2016.

Sono quindi detraibili tutte le spese sostenute, comprese quelle relative alle installazioni, perizie, sopralluoghi, progettazione, oneri di urbanizzazione fino ad un massimo di 96000 euro, compresa la detrazione fiscale per impianto di allarme.

Quindi via libera all’acquisto di sistemi di sicurezza, allarme, impianti di video sorveglianza, ma anche a porte blindate, cassaforti a muro, sensori, rilevatori di apertura posti sui serramenti, tapparelle blindate, grate e cancelletti per finestre; sono esclusi i contratti stipulati con aziende di sorveglianza, come Metronotte.

 

Detrazione allarme casa e antifurto - quanto si può detrarre: il 50% della spesa sostenuta.

Esempio: acquisto di un sistema di allarme costato in totale 15000 euro. Possono essere detratte dalla dichiarazione dei redditi ai fini IRPEF 10 rate di uguale importo per 10 anni (con il vecchio provvedimento, chi aveva 75 anni poteva distribuirle in 5 anni, e chi più di 80 in 3 anni). Quindi 1500 euro di detrazioni annue.

IVA al 10%: gli impianti di allarme godono dell'IVA agevolata al 10%, ma solo su una parte delle spese sostenute relative alla differenza tra costo totale e spese per il bene significativo.

Esempio: costo totale dell’ allarme: 8000 euro. Costo dei beni significativi (sensori, centralina, videocamere, ecc.) 5000 euro. Possiamo godere dell’IVA agevolata solo sulla differenza tra spese totali e costi beni significativi (8000-5000=3000), quindi IVA al 10% solo su 3000 euro.

Chi può usufruire delle detrazioni per impianto allarme: il proprietario, ma anche il locatore o il nudo proprietario, o il familiare del detentore dell’immobile. Soci di coop, cooperative, società semplici, imprenditori individuali per gli immobili non rientranti fra beni strumentali o merci.

Cosa fare per godere delle detrazioni fiscali sugli impianti di allarme: innanzitutto, il pagamento alla ditta che esegue l’installazione va effettuato via bonifico, nel quale siano rintracciabili il codice fiscale di chi beneficia delle agevolazioni e il c.f. o partita IVA di chi riceve il pagamento.

Nella dichiarazione dei redditi vanno indicati i dati catastali identificativi dell’immobile, ove viene installato il sistema di sicurezza e, se i lavori sono effettuati dal detentore, gli estremi di registrazione dell’atto che ne costituisce titolo e gli altri dati richiesti per il controllo della detrazione.